Disneyzation

La silouette inconfondibile raffigurata da questa opera rivela la “disneyzzazione” del pianeta, dove il profilo di Topolino si armonizza con la terra e altri corpi celesti in una sorta di galassia Disney, una sintesi visiva della civiltà omologata che vive secondo i modelli creati da un cartoonist del secolo scorso. La Walt Disney Corporation, da sempre potenza indiscussa nell’industria dell’intrattenimento, si è trasformata nel tempo da produttrice di cartoni animati a colosso dominante nell’industria dell’entarteinment, forse la più grande company culturale della storia in grado di assoggettare l’immaginario di gran parte della popolazione vivente. La cosiddetta “disneyzzazion” è stata ed è un fenomeno di eccezionale importanza e ha condizionato molte delle attività sociali dell’uomo, imponendosi come riferimento culturale educativo. Una rivoluzione pianificata con divertimento e simpatia, spettacolarizzata artificialmente per una fruizione senza filtri, dove scena e platea sono la stessa cosa e i cittadini sono a un tempo spettatori e protagonisti.

Dunque una vita da palcoscenico che prosegue anche oggi con le stesse modalità nel web, la capacità e l’abilità di orchestrare questi elementi anche nei nuovi media sono la chiave di un inossidabile successo, così come in passato ha influenzato l’ambito architettonico e urbanistico, oggi influenza direttamente Internet. Infatti la Custom Experience alla base del pensiero Disney è esattamente ciò che avviene in un ecosistema digitale, dove la nostra esperienza di clienti navigatori diventa una combinazione di istanti analogici e digitali, sempre fortemente emotivi e il nostro protagonismo è
premiato da un’apparente autonomia di azione.

Tutto questo conferisce un prestigioso e autorevole status al brand Disney che evidentemente pulsa di bit, poiché i valori stabiliti dal genio fondatore coincidono esattamente con i presupposti della Digital Transformation, un colosso americano ancora una volta in grado di anticipare il futuro e profetizzarlo con le stesse suggestioni senza tempo, cioè liberando il bambino che è in noi e stupirci con il potere positivo della magia, rese oggi ancora più seducenti dalla rivoluzione digitale. Un grande castello con dimensioni epiche che muta la sua forma, e per sedurre si fa stringa o algoritmo per raggiungerci ovunque e apparire nei nostri sogni, una suadente forza irresistibile e suprema illusione, la cui origine proviene da un topo.