Power Games

Esiste un potere con autorità illegittima che controlla la democrazia ufficiale, infiltrando per mezzo di alti burocrati, parlamenti e organismi istituzionali in tutto il mondo. Questa forza dispone di una rete capillare che lavora costantemente a livello europeo e sovranazionale, plagiando in modo sistematico e profondo tutta la società. Non si tratta di paranoie della cospirazione o di manie ossessive ma di realtà, e i segni ci sono ma per il cittadino medio sono difficili da riconoscere, l’idea e la speranza di vivere in un sistema democratico asseconda la serenità e il quieto vivere.

Una parte delle istituzioni, all’oscuro di queste dinamiche, si impegna affinché la qualità della vita migliori, occupandosi però solo di problemi contingenti, ma quando si tratta di questioni strategiche importanti, le decisioni spettano evidentemente a organi sovranazionali, cioè coloro che sostengono il cibo spazzatura, le coltivazioni geneticamente modificate, i prodotti nocivi come il tabacco, le sostanze chimiche pericolose o farmaceutici rischiosi, ecc. ecc. Questa forza pervasiva che spinge la società all’omologazione, ha una chiara volontà di azzeramento e attraverso il ricatto e la riduzione di sovranità ha creato uno stato di mutazione stabile e duraturo.

Imponendo una metamorfosi impercettibile, permette in modo crescente e indolore di ottenere successi politici continui e decisivi come: stato di polizia e censura, successi militari, accentramento delle strategie, dei comandi, subordinazione di tutti gli stati ad un comando centrale e sul panico economico finanziario, controllo di strutture industriali, commerciali e di servizi. Questi sono i giochi di potere illustrati nell’opera grafica Power Games, un palcoscenico con la rappresentazione delle attività umane eterodirette in cui è raffigurato un teatro classico apparentemente solido ed elegante con piano scenico a scacchiera simbolica, dove muovono gli attori e gli eventi.

Al centro la sfera terrestre con intorno sagome umane dai diversi ruoli sociali, siluette inespressive senza volto, vuote e prive di pensiero autonomo, burattini le cui scelte sono influenzate e condizionate dall’esterno. Sul fondo della scena incombono guerre ed eruzioni vulcaniche e sopra il piano scenico la bomba atomica, tragico segnale trattenuto da due differenti tiri, sui soffitti i cieli mostrano cataclismi e fenomeni atmosferici avversi. Ecco, questo quadro realistico ci impone una riflessione sulla nostra sovranità di cittadini, poiché le decisioni cruciali saranno prese non dai nostri parlamenti ma da organismi sovranazionali.