Absolute Code
Absolute Code è una rappresentazione grafica del codice assoluto informatico. Si tratta di un codice binario a lunghezza fissa che, attraverso istruzioni composte da un solo bit, semplifica e impedisce gli errori. L’opera indaga le rappresentazioni grafiche dell’algoritmo, sedotto dalla purezza delle linee e dalle dinamiche semplici racchiuse in questi codici binari.
Oltre ad evocare simboli arcaici del passato, in questi “ideogrammi” sono evidenti similitudini e comparazioni con l’ordine naturale delle cose accostando i codici binari ai frattali e alla natura. “La natura produce le prove di forme molto simili ai frattali. Ad esempio in un abete ogni ramo è approssimativamente simile all’intero albero e ogni rametto è a sua volta simile al proprio ramo, e così via; è anche possibile notare fenomeni di autosimilarità nella forma di una costa: con immagini riprese da satellite man mano sempre più grandi si può notare che la struttura generale di golfi più o meno dentellati mostra molte componenti che, se non identiche all’originale, gli assomigliano comunque molto. Frattali sono presenti anche nel profilo geomorfologico delle montagne, nelle nubi, nei cristalli di ghiaccio, in alcune foglie e fiori. Le relazioni fra frattali e natura sono assai interessanti e si basano su di un algoritmo”. (Wikipedia)
I frattali quindi sono figure geometriche che ripetono la stessa struttura di base in un’ampia scala di ingrandimenti; in altri termini un frattale è un agglomerato di copie di se stesso in scale differenti, un concetto di costruzione assai interessante che consente di comprimere nel minimo spazio molti elementi con il massimo di economia. Questo ci ricorda le dinamiche degli algoritmi, cioè procedimenti che risolvono problemi in tempi ragionevoli attraverso un numero finito di passi elementari, contestualmente quindi un codice assoluto è un frattale artificiale, concepito dall’uomo per decifrare problemi come già avviene in natura. Dunque l’intento è porre l’attenzione sulla pura bellezza matematica dei codici assoluti, istintivamente senza ulteriori specificazioni, riconoscendone l’equilibrio, la ripetitività di alcune forme ordinate e simmetriche.
Ne consegue l’attenzione al linguaggio simbolico per eccellenza, capace di far comunicare ed avvicinare culture assai diverse e distanti, mostrandone il rigore, l’eleganza e la bellezza delle formule matematiche. Un’analisi prospettica di grande interesse che conferma i desideri dell’uomo non culturalmente indotti ma istintivi per oggetti simmetrici, equilibrio armonico e ordinate corrispondenze fra le parti.
Questo in antitesi allo squilibrio e alla sproporzione che sottostanno al caos e quindi al pericolo, in passato l’uomo privilegiava simmetria e prevedibilità, in un costante desiderio di controllo dell’universo, questione che evidentemente anche oggi attiene alle sue prospettive, poiché le rivoluzioni tecnologiche e le scoperte scientifiche confermano costantemente quello che un tempo era solo istinto.