Agreement

L’uomo da sempre finge accordi di convenienza reciproca, sigla patti e intese invocando gestualità plateali con firme congiunte, fra sorrisi e cerimonie solenni.

Le occasioni ufficiali ma anche gli altri ambiti relazionali sono opportunità per cercare consensi fra sé e il prossimo per molte ragioni, in primo luogo la cooperazione è essenziale per la sopravvivenza e il benessere dell’umanità, inoltre la ricerca di accordi e intese può aiutare a prevenire conflitti e risolvere le dispute in modo pacifico. Così l’uomo vive di inganni e di spergiuri dalla notte dei tempi e l’opportunismo da cacciatore raccoglitore vigila sorridente anche oggi. Possiamo tradire in contesti molto diversi – come la guerra, gli affari, il commercio – per ottenere un vantaggio personale o per raggiungere un obiettivo specifico, come ad esempio ingannare il proprio paese o la propria azienda per ottenere informazioni riservate o per guadagnare denaro.

La storia è piena di traditori, per avidità o per amor di patria, per ambizione o per vendetta, per mille ragioni e per mille passioni, si infrange un giuramento, per non parlare degli adulteri nella sfera privata, l’attributo di traditore è stato dato a rivoluzionari e voltagabbana, apostati ed eretici, convertiti e rinnegati, eppure se osserviamo il tradimento nelle diverse epoche, la percezione che ne hanno avuto i contemporanei è molto più mutevole di quanto non dicano le sentenze giuridiche.

Dunque l’appellativo di traditore varia a seconda delle convenienze poiché chi vince non è mai un traditore. Nel corso dei secoli i personaggi che, secondo il potere e le autorità, hanno violato le leggi e i costumi al cui rispetto erano tenuti, sono stati condannati o assolti, assistiti o perseguitati, in base alla loro importanza, allo schieramento politico o al risultato della guerra; ecco quindi che il tradimento in tutte le epoche ha diverse sfumature e un significato bivalente.

Nelle vicissitudini umane si possono cogliere i sintomi di una millenaria e tortuosa trasformazione: il passaggio dalla fedeltà al sovrano, alla fedeltà per la nazione, dalla lealtà individuale alla lealtà istituzionale, con interpretazione del reato sempre funzionale al valore politico della scelta, e come qui rappresentato, la mano sul grilletto è reciproca e in qualche modo oltre a raccontare chi sono gli esseri umani rappresenta una sorta di equilibrio costantemente bilanciato a garantire una non belligeranza anche se assai pericolosa.