Deceptions Inganni

Il controllo delle masse è un tema noto da anni in sociologia, l’avvicendarsi dei fenomeni collettivi segue da tempo una traccia regolata per dominare il comportamento dei singoli e ottenerne il controllo, una strategia che attraverso il sistema del lavoro, la manipolazione delle passioni e la persuasione occulta, ha plasmato i comportamenti umani esattamente come previsto da Orwell nella sua opera 1984. Oggi a oltre settant’anni la menzogna continua, con forza e nuovi strumenti infallibili. Il potere tentacolare è una presenza fissa nelle nostre tasche e lo smartphone ne è la connessione osmotica, in linea aperta bidirezionale h24, un cordone ombelicale che manovra e indirizza la nostra esistenza.

Questo avviene da molto tempo ma ora sono evidenti segni e prove che accertano l’esistenza dei controlli perpetrati a nostra insaputa, malgrado ciò percentuali elevate di cittadini si illudono di essere liberi e autonomi e di vivere in un sistema democratico dove possono esercitare il potere sovrano e determinare con il voto l’orientamento e le scelte future. Illusioni, balle e inganni, inclusa l’alternanza degli schieramenti politici.

Ma chi sono questi cittadini ignari? Una moltitudine eterogenea che chiameremo senza correzioni politiche «popolo» cioè tutti coloro che dalla natura hanno ricevuto uno spirito debole e ottuso, ma anche quelli dotati di intelletto che non ne fanno o non ne vogliono fare uso, perché ostacolati dall’educazione ricevuta, dalla pigrizia o dai vantaggi. Dunque il popolo deve essere ingannato, non è una domanda ma una certezza, prova ne è che la segretezza che circonda le scelte cruciali di fondo, il riserbo con cui vengono adottati i provvedimenti al vertice, gli accordi geopolitici sono ineluttabilmente decisi altrove e sono incompatibili con la democrazia.

La tecnocrazia che si accolla il destino altrui si investe di potere divino per decidere la cosa giusta per l’umanità, è una entità reale in grado di manipolare l’ignoranza con spietatezza e cinismo, una stretta cerchia di dittatori sovranazionali che dominano inosservati attraverso le democrazie. Uomini che possono apparire immorali soltanto a chi non comprende come il re guardi sempre alla meta, lontana ma decisiva, della salvezza e quindi del controllo di coloro che gli sono sudditi confidati.

El pueblo unido jamás será vencido (Il popolo unito non sarà mai sconfitto) è una canzone legata al movimento Unidad Popular del Cile, ma è anche una menzogna in primo luogo perche il popolo da solo non si unisce dunque se si unisce, è perche qualcuno ha interesse a farlo ma che fatalmente non coincide con quello del popolo.

El pueblo unido Jamas es sometido è il titolo dell’opera e chiarisce il reale significato di questo slogan pensiero, sommando alla forza della propaganda anni 70 il funesto potere della rete e dei social media in cui il popolo è veramente unito ma soggiogato.