Smart Dust

Un’infinita quantità di granelli compongono questa opera dal titolo Smart Dust, piccole particelle di sabbia casualmente appoggiate su di una superficie, una polvere dai poteri magici in grado di meravigliarci e di alterare la nostra esistenza.

L’ennesima rivoluzione tecnologica che porta inquietudine e sgomento è ora depositata sul nostro comodino, una polvere intelligente, appunto Smart Dust, un pulviscolo composto di microchip minuscoli che hanno autonomia energetica e capacità di comunicare, perfettamente mimetizzati nell’ambiente.

È evidente che questa strabiliante tecnologia ha migliaia di applicazioni in tantissimi ambiti, che sarà vitale per un sacco di faccende e utile per il nostro benessere, ma l’opera affronta questo tema da un altro punto di vista mostrandoci un’illustrazione in cui la polvere appare sì tecnologica ma nera e minacciosa, ha l’aspetto di cenere combusta o polvere pirica instabile, che può bruciare in maniera progressiva e crescente, così come è crescente la dipendenza tecnologica dell’uomo.

Una metafora che pone l’attenzione sugli eccessi tecnologici e segnala la progressiva perdita di un’altra tecnologia, quella tecnica e manuale che l’uomo conosce da secoli e che potrebbe tornare utile qualora l’eccesso di tecnologia o la sua scomparsa, indurrebbero il cambiamento delle nostre abitudini.

Dunque stiamo vivendo uno sviluppo esponenziale della scienza, che apparecchia intorno all’uomo servizi e certezze che lo anestetizzano, avvolgendolo in un guscio protettivo sicuro che gli fa dimenticare come potrebbe vivere in salute e vicino alla natura, un bozzolo tecnologico che ci attorciglia e sta riducendo i nostri sensi, debilita il nostro corpo e lentamente ci sta rendendo ecofobici.

L’uso indiscriminato di tecnologia potrebbe portare ad un tracollo del sistema che oggi diamo per scontato, il problema però non è tornare a faticare come i nostri antenati, ma trovare un equilibrio che non porti alla distruzione della biodiversità, ai cambiamenti climatici, avvelenando terra e acqua con sostanze dannose per estrarre i minerali che servono a cambiare continuamente telefonini e computer, la tecnologia per essere positiva deve assolutamente interrompere lo sfruttamento del pianeta che dispone di risorse non infinite.